Chi siamo

Capo e Comunità Capi (CoCa)

Il capo è un adulto che contribuisce alla crescita di ciascuno e della comunità, nella quale vive, nello spirito del fratello maggiore, testimoniando i valori scout con il proprio esempio. Il capo fornisce alle ragazze e ai ragazzi, in un clima di reciproca fiducia, mezzi ed occasioni concrete per vivere i valori dello scautismo e per comprendere, sempre più profondamente, i significati delle esperienze vissute. Il capo è capace di osservare e ascoltare il/la ragazzo/a conoscendone tutti gli ambiti di vita, primo fra tutti la famiglia. Con essa sono necessari contatti frequenti che possono portare alla definizione degli obiettivi concreti della progressione personale.

Al fine di consentire alle ragazze e ai ragazzi un reale cammino di progressione personale all’interno delle unità del gruppo, la Comunità Capi (o CoCa) ha il compito di garantire l’unitarietà e la coerenza del cammino stesso, coordinando i singoli capi nei propri interventi ed assicurando un’adeguata continuità del servizio di ogni capo-unità, nella permanenza alla guida dell’unità stessa, possibilmente per almeno un intero ciclo educativo della branca nella quale viene svolto il servizio.

La nostra "PIRAMIDE ALIMENTARE"

La nostra CoCa è organizzata come una piramide alimentare, in cui ognuno partecipa in modo coerente ai propri tempi, ruoli e disponibilità alla vita di comunità.

Così come ogni alimento appartiene ad una famiglia, ogni capo è inserito in uno staff di unità (o branca), formato da da due capi unità (un uomo e una donna), da un assistente ecclesiastico ed eventualmente da alcuni aiuti. Tutti i membri di uno staff:

  • fanno parte della Comunità Capi

  • sono compartecipi della responsabilità educativa dell’unità

  • assicurano l’applicazione del progetto educativo.

Così come alimento contribuisce con i suoi specifici valori nutrizionali alla formazione di una dieta sana ed equilibrata, così ciascun capo contribuisce alla proposta educativa secondo la propria sensibilità, esperienza e conoscenza metodologica.

Staff Animazione di CoCa

  • Don stefano: sale. Perchè dà gusto alla comunità e conserva a lungo i valori importanti. Sta bene un po' ovunque e dà sapore alle cose.

  • Silvia: zucchero. Perchè riesce ad addolcire ogni situazione, dando carica ed euforia. Perfetto sia nei dolci che per contrastare l'acidità, risulta essere uno degli elementi più amalgamabili.

  • Irene: vino. Da consumare con moderazione, altrimenti potrebbe dare alla testa. La tradizione ci ricorda che fa sempre “buon sangue”. Mette allegria in qualsiasi casa lei sia!

Staff R/S

  • francesco: arrosticino. Perchè, come le proteine buone, è sempre costruttivo. È portatore di tante nozioni, quanti sono i micronutrienti di tal cibo, da zinco a ferro, da magnesio a selenio.

  • Preeti: carne bianca. Indispensabile per il rinnovo delle strutture, come le proteine ivi contenute. Ottimo elemento sia per bambini che per anziani, fa comarò in molti abbinamenti. (Naturalmente, il “bianco” ne rispecchia l’intimo candore, non certo il colore).

  • Carlotta: yoghurt. Più digeribile tra tutti i latticini (e Carlotta lo sa bene, viste le sue intolleranze), quello greco ricorda la passione della nostra ragazza per il mondo classico. Per l’alto contenuto di lattosio, risulta bilanciata e favorisce l’assorbimento di ciò che è pregnante.

  • Stefano: lenticchia. È un piatto completo dal punto di vista nutrizionale ed è un buon auspicio per l’anno a venire. Favorisce la digestione dei concetti, promuovendo l’espulsione, a volte vulcanica, di idee.

Staff E/G

  • Alice: pasta. È sempre presente, elemento cardine della dieta mediterranea. Essendo molto saziante, è da consumarsi nelle giuste quantità. Fornisce un buon carico di energia.

  • Marco: riso. Altamente nutriente, riesce a mantenere sotto controllo la pressione anche quando a livelli alti. Poliedrico ed adattabile a differenti impegni, si può facilmente mischiare ed abbinare ad altri cibi.

  • Filippo: pane. Fatto con elementi semplici e genuini, costituisce un prodotto essenziale per la nostra dieta ed è sempre richiesto sopra una tavola ben apparecchiata. Ottimo come supporto per mortadella o nutella, soprattutto in uscita. Ripulisce i piatti più sporchi tramite antico colpo di polso, meglio noto come “scarpetta”.

  • Vittoria: pizza. Piace a tutti, ed è ottima alternativa per gusto e praticità ad un pasto completo. Fornisce molta energia e discreta quantità di ogni elemento essenziale. Potente antiossidante, e suo moroso te la può fare anche avere davanti casa.

Staff L/C

  • Akela: arancia. Avvolto in un solido involucro che ne conserva il sapore autentico, è un frutto sempre pronto alla condivisione. Favorisce l’assorbimento di microelementi essenziali, e se spremuta dà il meglio di sé apportando un profilo vitaminico esauriente ad ogni organismo, soprattutto se in fase di crescita.

  • Bagheera: cavolfiore. È sano ed equilibrato, con modesto apporto calorico. Con innumerevoli azioni benefiche, migliora soprattutto le difese immunitarie (che in questo periodo possono rivelarsi assai utili).

  • Baloo: fragola. Piccola e succosa, cresce anche selvatica senza bisogno di troppe cure. Da non trascurare: nonostante di piccole dimensioni, ha il gran beneficio di saper sensibilmente migliorare l’umore a chi ne fa consumo.

  • Wontolla: carota. Migliora le capacità osservative a chiunque ne assuma in giusta quantità. Regola la capacità di passaggio degli alimenti e contrasta l’assorbimento del colesterolo cattivo.

  • Fratel Bigio: more selvatiche. Frutto di bosco, magari non sempre si riesce a trovare ma quando ciò accade sa confortare, nutrire e dissetare lungo i sentieri più aspri.